PEDAGOGIA. Scuole e università

Scuole e università

Dalla fine dell’XI secolo e per tutto successivo, l’Occidente latino fu attraversato da fenomeni sociali nuovi e da un rinnovato gusto per le lettere, l’arte e la scienza. 
Accanto ai monasteri, autentici luoghi di cultura e di istruzione per molti secoli, nacquero le scuole. nel corso del XII secolo nacquero le prime università.

Le scuole di Chartres e di Ugo di San Vittore


Nelle più famose scuola di Chartres e di San Vittore si insegnavano le arti del Trivium, cioè grammatica retorica e dialettica e successivamente nel quadrivium dove si insegnavano: aritmetica, geometria, astronomia e musica. Bernardo da Chartres smesso di grammatica della scuola di Chartres s’amava la cultura classica e cristiana e poi fondeva grande impegno nell’insegnarla. Alla scuola di Bernardo si formarono personaggi come Giovanni di Salisbury, Teodorico e Guglielmo di Conches, ai quali viene dato il merito di aver rinnovato la retorica, la teologia, la filosofia e la conoscenza “naturale” e “fisica” del mondo. Fieri oppositori del degrado degli studi essi professarono un alto ideale del sapere,  volto alla conoscenza del vero del mondo e dell’essere umano.

Il Didascalicon di Ugo di San Vittore 

A Ugo di San Vittore si deve il più famoso testo dell’educazione: il didascalicon. 
L’opera, composta nella prima metà del XII secolo, è testimonianze della cultura del periodo, del profondo interesse per l’essere umano, del fondersi di cristianesimo e platonismo. 
Il progetto didattico di Ugo vuole insegnare a leggere e per lui lo scopo dell’educazione è l’acquisizione della sapienza. “Impara volentieri da tutti ciò che non sai” Ugo di San vittore esorta con queste parole per chi voglia diventare sapiente, affermando l’importanza di  “non sottovalutare nessuna forma di sapere, perché ogni scienza valore”. 
Il didascalicon presenta una forte concezione unitaria del sapere e me allargamento dei suoi orizzonti al sapere pratico.
Il didascalicon fornisce le basi per l’insegnamento e l’organizzazione degli studi. Il Didascalicon è anche testimonianza del rinnovamento culturale che stava venendo e della volontà degli uomini di quel tempo di dedicarsi al sapere allo studio.  I primi tentativi di mettere in pratica queste nuove istanze si basarono sul rapporto fra maestro e discepolo, a partire da questo iniziale approccio si generarono strutture e organismi sempre più complessi e ramificati.

Le prime schuolae

All’inizio del XIII secolo insegnamento ricevete le sue prime disposizioni.  
Concilio Laternanse si disponeva la nomina di un maestro presso ogni chiesa cattedrale, tale disposizione fu ripetuta anni dopo.  Dalle scuole cattedrali si sarebbe poi passati all’università, vera invenzione medievale.

Le scuole di grammatica e d’abaco

Dal XII al XV secolo il sistema scolastico europeo presenta notevoli differenze. Nella prima metà del XV secolo erano ancora molti gli stati che non avevano a disposizione un’università es altri stati invece dove vi erano già delle università, non potevano certo essere poste tutte allo stesso piano.
Tale disuguaglianza e incoerenza sono ancora più vedenti se si analizza il livello dell’istruzione di base. L’insegnamento poteva avvenire sia in casa propria o in quella del maestro sia in ambienti ecclesiastici o appositamente adibiti allo scopo.  

Precettori e cavalieri. 

L’istruzione in casa era riservata agli studenti delle famiglie nobiliari e aristocratiche. Il compito dell’insegnamento poteva essere assolto da un familiare o da un precettore. Il precettore affiancava il cavaliere e gli era stata affidata l’educazione militare e civile del giovane, per prepararlo a leggere e a comprendere testi.
nelle classi sociali elevate diventa importante non solo conoscere l’arte della guerra ma anche padroneggiare l’arte del governo, produrre sviluppo civile commerciale ed essere in grado di godere di nuove forme di piacere e divertimento.




Le scuole di grammatica

Per tutti gli altri, la possibilità di imparare a leggere e a scrivere era affidata a Piccole scuole di grammatica. In città come Parigi, Londra o in regioni italiane come la Liguria e il Piemonte la presenza di maestri e di relative scuole è un dato rilevante a partire dalla fine del XIII secolo, ma in generale si potevano trovare scuole in tutte le città europee. Le scuole erano private, aperte con licenza del vescovo, da maestri che si sostenevano con il contributo delle famiglie dei loro allievi. Solitamente la sede della scuola era la loro abitazione. 
Verso la seconda metà del trecento, le istituzioni pubbliche, in particolare gli amministrazioni comunali cominciarono a investire denaro nell’istruzione. tale intervento pubblico fece il modo che L’insegnante avesse uno stipendio dall’istituzione pubblica e non solo dei suoi alunni, così otteneva maggiore stabilità ed entrava a far parte dell’amministrazione cittadina acquisendo privilegi. La remunerazione pubblica poteva permettere, in alcuni casi, che la scuola fosse gratuita e che l’accesso ad essa venisse favorito.

Le scuole di abaco 

Le scuole di abaco nacquero poiché vi era l’esigenza di una contabilità più precisa 
affidabile. Il maestro da Bacco, il quale veniva affidato l’insegnamento, finì per assumere un’importanza pari a quella del suo collega di grammatica. Il sistema educativo dava in genere poco spazio alle donne, infatti gran parte della formazione femminile riguardava le donne che avevano preso la via del chiostro, per le quali saper leggere e pronunciare il latino era indispensabile.


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