PEDAGOGIA: i primi umanisti, le scuole-convitto, Vittorino da Feltre

 I primi  umanisti
  • San Bernardino da Siena (1380-1444)  una figura singolare di predicatore che nella sua attività influenza profondamente i costumi diffusi, proponendo una visione dell’educazione mite e benevola, in sintonia con la visione della realtà cristiana e  francescana che animava i suoi ascoltatissimi sermoni. A lui si deve una descrizione del rapporto tra genitori e figli molto meno severa dei costumi del suo tempo, capace di influenzare positivamente la visione del rapporto educativo che gli umanisti avrebbero specificamente messo a punto.Lo studio doveva servire alla vita e andava considerato come un’occasione utile per migliorare la vita pratica e spirituale. Bernardino insisteva sulla buona volontà e l’autodisciplina e non sul rigore degli educatori.
  • Pietro Paolo Vergerio ( 1370-1444 )  enunciava i valori fondamentali della cultura secondo formulazioni che rimasero famosi per secoli: la cultura è ciò che rende l’uomo autenticamente libero e va perseguita in modo disinteressato.
  • Maffeo Vegio (1407-1458)  fu l’autore del trattato pedagogico l’educazione dei figli e loro buoni costumi che propose di recuperare l’esempio di equilibrio è incarnato dalla madre di Agostino, Monica, dotata di un raro talento pedagogico che le permise di raggiungere i suoi fini educativi attraverso la sapienza dell’attesa. Monica è presentata come un prototipo dell’educatore che sa aspettare che l’allievo e maturi interiormente.

 Le scuole-convitto


Le scuole convitto furono le realizzazioni più significative dell’umanesimo. Alcuni maestri si dedicarono personalmente alla cura ed educazione dei fanciulli loro affidati da famiglie in vista o in virtù delle loro precoci doti di ingegno.
Guarino Veronese fu uno di questi. I suoi principi pedagogici   Compendiavano In una pratica educativa che non aveva soste in un convitto nel quale i bambini e gli adolescenti affidato al maestro vivevano tutto il giorno per molti anni.  Lo sforzo e le punizioni erano funzionali a uno sviluppo completo della persona.

La scuola di Vittorino da Feltre

 La scuola di Vittorino da Feltre divenne famosa anche per la personalità ricca di saggezza e di umanità del suo animatore, pronto ad accogliere solamente i meritevoli, quasi passando sopra le distinzioni di ceto sociale. Una delle poche scuole che cerco di ampliare la cerchia di coloro che potevano accedere all’istruzione superiore. Si distingueva soprattutto per la sua atmosfera,  seguendo un percorso di studi che recuperava il Trivio e quadrivio medievali, ma con il gusto della bellezza dell’espressione della cultura, del corpo e dello spirito.
Vittorino pensava ad un’educazione che rende l’uomo capace di trattare i costumi, del moto degli astri, delle forme geometriche, dell’armonia musicale, dei numeri e delle misure. Egli ha rappresentato nella storiografia pedagogica il culmine  dell’ideale educativo e ha realizzato con la massima efficacia pratica una pedagogia che esprimeva l’ideale umanistico.

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