PSICOLOGIA: Lo sviluppo cognitivo: Teorie e Protagonisti


Il condizionamento classico di Watson

Watson è considerato il fondatore del comportamentismo. Egli sosteneva che l'oggetto di studio della psicologia sono i comportamenti manifesti che possono essere analizzati e osservati in modo obiettivo e scientifico. Secondo Watson la psicologia deve utilizzare per i suoi studi solo dati verificabili/controllabili.
Watson prende spunto dagli esprimenti di Ivan Pavlov sul condizionamento , nel quale si afferma che l'apprendimento per condizionamento risulta tra un'associazione tra un simbolo e una risposta. L'esperimento evidenzia inoltre il ruolo dell'apprendimento nei comportamenti.

Il condizionamento operante di Skinner

Skinner approfondisce lo studio del condizionamento operante, cioè quello per il quale il soggetto produce una risposta spontanea che ha un effetto sull'ambiente. Skinner sottolinea l'importanza del rinforzo i quali possono essere positivo oppure negativi. L'apprendimento in base ad un rinforzo viene nei vari ambiti della vita quotidiana ad esempio il bambino impara a mangiare da solo per ottenere l'approvazione dei genitori.





Jean Piaget e il costruttivismo

Jean Piaget studia lo sviluppo cognitivo ed evidenzia l'importanza delle strutture della mente, poiché esse rivestono un ruolo fondamentale per l'acquisizione di informazioni nel processo di conoscenza della realtà. Egli sostiene che lo sviluppo sia un continuo equilibrarsi. Egli considera lo sviluppo mentale come una continua costruzione in cui agiscono alcune funzioni costanti e delle strutture variabili, ovvero strutture che si modificano per conseguire progressivamente l’equilibrio. Tali strutture non sono innate, salvo alcuni riflessi meccanismi percettivi, ma si sviluppano attraverso  interazione con l’ambiente, In modo progressivo, per cui è possibile distinguere diversi stadi di sviluppo. Ogni stadio appaiono nuove strutture che permettono l’acquisizione delle conoscenze. 



I meccanismi dello sviluppo: assimilazione e accomodamento 

 Piaget Individua due meccanismi fondamentali alla base dello sviluppo: assimilazione e accomodamento. L’equilibrio tra assimilazione e accomodamento e chiamato adattamento. Attraverso l’assimilazione, il soggetto incorpora nuovi dati delle strutture già esistenti.  Attraverso l’accomodamento , Invece, le strutture preesistenti sono riadattate alle nuove informazioni, in base ai nuovi elementi. 

Lo sviluppo senso-motorio

Corrisponde al periodo che va dalla nascita ai due anni circa: 

  • Nel primo mese i comportamenti sono basati sui riflessi che sono gli schemi di qui il neonato dispone.
  •  Tra 1 e 4 mesi compare la reazione circolare primaria. Si tratta di una reazione che non è più un riflesso ma è un’azione ripetuta.  
  • Dai 4 agli 8 mesi compaiono le reazioni circolari secondarie, ovvero viene ripetuta un’azione per produrre un effetto sull’ambiente. 
  • Dagli 8 ai 12 mesi  l’interazione con l’ambiente diventa più elaborata. Il bambino sa coordinare l’azione con i fini. È in questa fase che comincia a svilupparsi il concetto di permanenza dell’oggetto, ovvero l’idea che un oggetto esiste anche se il bambino smette di vederlo. 
  •  Dai 12 ai 18 mesi compaiono le reazioni circolari terziarie: il bambino modifica l’azione studio gli effetti di tali modificazioni. 
  • Dai  18 ai 24 mesi il bambino inventa nuovi mezzi per risolvere i problemi: inizia ripetere in contesti diversi a distanza di tempo i comportamenti che ha visto mettere in atto da una persona. Lo sviluppo del linguaggio dell’attività simbolica  consente al bambino al bambino acquisizioni conoscitive più complesse.

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